Mercury House One è un ambizioso progetto futuristico che vede la partecipazione di Computer Area per la gestione dell’automazione.
Nato dalla collaborazione tra
MHO presentato il 2 settembre 2009 in occasione della 53^ Biennale di Venezia. Creare una rete fra le piccole isole del mondo è la proposta della Fondazione Mare Nostrum, insieme alla G.V.M. di Gualtiero Vanelli e l’architetto Arturo Vittori, già promotrice del progetto “Isola della Poesia” nella Biennale 2005.
Un azzardo futuristico, un prodotto idealistico nell’industria delle tecnologie innovative di oggi, 45 metri quadri di energia mobile e solare, la MHO è un modulo abitativo per qualisiasi ambiente, superficie o clima, avendo come luogo di riposo più ambizioso la superficie della luna.
La tecnologia del MHO si basa sui prodotti di Apple Computer e HSYCO permette la gestione totale dell’automazione presente nella navicella: dalle luci controllate attraverso gli attuatori della BTicino, alla musica, alla televisione fornita via internet da TVITALIANA fino alla video sorveglianza, il tutto tramite le efficaci interfacce grafiche di HSYCO.
All’esterno il rivestimento in marmo scultoreo di Carrara ne valorizza la forma, in particolare durante la notte grazie a uno speciale sistema di retroilluminazione. MHO è “concepita per donare emozioni ed infondere una visione ottimistica del futuro” (Gualtiero Vanelli), è un’architettura che integra istanze estetiche e funzionali, genialmente progettata da Architecture and Vision e creata da GVM, è capace di “spaesare” per la purezza della forma ed “appaesare” per il suo contenuto dettato dalla difesa di saperi, scolpiti sul marmo delle pareti.